A MIO PADRE


Il 12 luglio del 2008 purtroppo misi fine a una parte  importante della mia vita, come sempre accade in queste occasioni.  Quando penso a mio padre Gianfranco Funari, mi viene sempre in mente per la sua eleganza , la grande  simpatia, le grandi risate che ci siamo fatti insieme, il suo modo  colorito di esprimersi condito  di parolaccie che non ho mai trovato volgari. So perfettamente che non era un uomo facile, come  non lo sono la maggior parte degli artisti, uno abituato a dire  sempre cio´che pensava. Ha sempre parlato di pancia, senza  nessuna furbizia ma solo tramite la sua intelligenza. Non lo dico perche´sono sua figlia, ma fin ora   e´ l uomo piu´intelligente e divertente che ho conosciuto nella mia vita.
Essere se stessi non  era facile allora e neanche  oggi, non e´ uno scherzo, almeno un tempo c erano personaggi come lui che ci davano l illusione che si potesse essere liberi,dandoci  anche l esempio ed alcuni anche il coraggio. Oggi l iformazione, soprattutto un certo tipo di informazione, molto spesso non risponde alla realta´ o racconta  solo cio´che le fa comodo.
Molti sanno che mio padre e´stato un personaggio scomodo, ma non pensavo che continuasse ad esserlo anche dopo la sua morte, addirittura a distanza di 6 lunghi anni dalla sua scomparsa. Sono davvero rimasta esterefatta ma soprattutto molto addolorata dal trattamento che gli e´stato riservato,  dal modo morboso con cui si e´prolungata  la storia del ritrovamento, in stato abbandono, della sua tomba al Cimitero Monumentale di Milano .  Era giusto dare la notizia, ma  non era il caso di andare a discutere una cosi´delicata sul talk-show  per lunghi mesi, riempiendo spazi pomeridiani,  credo che mio padre non ambiva a tutto questo (e neanche io  che sono sua figlia).  Una cosa e´ certa mio padre e´riuscito a fare odiens anche da morto!  
Amava moltissimo cio´che faceva . Ha rinunciato e trascurato  molte cose nella sua vita per questa grande passione , come spesso accade alla maggior parte degli artisti, uomini in  fuga sempre alla ricerca di se stessi.
In questo lungo periodo,  il nome di mio padre e di conseguenza anche il mio era molto spesso in onda, sono stata invita da piu´di un talk-show  per parlare di questo argomento,  mi hanno contatta anche dei giornalisti che volevono che rilasciassi interviste, ma ho sempre declinato gli inviti, l unica cosa che sono stata costretta a fare  e´scrivere  delle lettere di mio pugno per rettificare cose che venivano dette sulla vicenda e su alcuni miei comportamenti che non rispondevano a relta´.

Meglio essere scomodi che niente.

Carlotta

Cinecitta (RM) - La foto preferita di mio padre :)

Commenti

  1. Bellissime le tue parole. Tuo padre è fiero di te <3
    L.S.

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  2. Hanno fatto la stessa cosa anche col povero Bramieri,anche se per cause diverse..diverse nei motivi uguali per lo schifo con cui sono state trattate in certe trasmissioni.
    Tuo padre comunque merita di essere ricordato per ben altro..un abbraccio Carlotta!❤️

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