GIORNI DI PAURA

       Una sera tardi, stavo gia´a letto, quando fui chiamata dall ufficio stampa di mio padre avvertendomi che non si sentiva bene. Mi alzai subito, mi vestii e andai da lui:  a Roma aveva preso in affitto un appartamento  non  molto distante da casa mia, fortunatamente.  Arrivai dopo pochi minuti e mi accorsi che era un attacco di cuore; era piu´grave di quanto immaginassi,  chiamai  subito il cardiologo che mi consiglio´immediatamente il ricovero.
Mio padre non ne voleva sapere e per me non fu affatto facile convincerlo ad andare in  ospedale, mi diceva; "vedrai che adesso mi passa" .... naturalmente dopo poco arrivo´ un'ambulanza e si ando´in ospedale.  Una volta arrivati lo monitorarono e  gli fecero subito tutte analisi e io rimasi con lui nella stanza ad attendere i risultati.  Non vi sto a raccontare nella lunga attesa quante me ne ha dette sul perche´lo avevo portato in ospedale. Gianfranco era molto simpatico ma a volte era anche un capoccione rompipalle. Finalmente dopo un paio di ore  il cardiologo venne a parlarmi e mi disse che  doveva essere subito operato:  le sue condizioni erano  molto gravi.
Ore 03.00 gelo.
Mio padre alla notizia non disse nulla anzi appariva tranquillo,   ironizzava su cio' che gli avrebbero fatto da li a poco (io  adoravo  questo suo modo di essere perche´mi ci riconoscevo): anche se non lo davo a vedere ero molto preoccupata.
Lo portarono in sala operatoria all 05.00 del mattino, prima  prepararono sia lui che me all intervento, perche´anche i familiari  devono sapere cosa aspettarsi.
Quando usci´dalla sala operatoria aveva intorno; medici, infermieri,  flebo e apparecchiature che lo monitoravano e venne trasportato velocemente nella sala di rianimazione. Non ebbi modo di vederlo.
I medici mi dissero che gli avevano messo 4 by-pass e che l operazione tecnicamente era riuscita bene, ma solo dopo la sala rianimazione e il coma farmacologico si sarebbero potuti esprimere.
Di quella esperienza in sala rianimazione mio padre rilascio  un intervista che allego di seguito,  trovo che sia molto interessante, perche' esistono esperienze simili .
Personalmente ho visto mio nonno Paolino morire, persona da me molto amata avendo sostituito la figura di mio padre. Mio nonnno poco prima di morire mi rese partecite di cio' che gli stava accadendo, sussurandomi cio' che vedeva e sentiva, nonostante il mio grande doloro perche' lo stavo perdendo, sentivo che lui era sereno.
Mi piace pensare che quando le persone da noi amate ci lasciano, hanno un luogo per la loro anima.

(Carlotta Funari)

Commenti

  1. Emozionante racconto, da parte di entrambi. Ciao Carlotta :-D

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  2. Grazie Caterina <3 buona serata. A presto baci

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  3. È una luce candida e caldissima,e ti attrae con una forza benigna inimmaginabile...tanto che "quasi ti scazza dover tornare"!!!
    Parola di chi l'ha vista e vissuta...

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