Roma gennaio del 2014 RETTIFICA
Genaio 2014
Ho necessita´di chiarire cio´che si cerca di far credere sulla mia persona come figlia di Gianfranco Funari, noto personaggio pubblico ormai scomparso da piu´di cinque anni. Dopo lo SCOOP con le riprese della tomba di mio padre senza lapide al Cimitero Monumentale di Milano, la signora Zapparoli si giustificò dicendo che il motivo era dovuto alla mancanza di un accordo tra me e lei circa SUCCESSIONE. Dopo tanto stupore e dolore fui contattata dal settimanale Oggi e risposi con una lettera il 19-11-2013 e dato che la signora ci tenne molto a SEPPELLIRE mio padre a MILANO, ero certa che se ne sarebbe presa cura e spiegai che l eredita´non centrava niente con il pagamento del funerale ,infatti , a suo tempo,ne avevamo gia’ discusso con i nostri avvocati. Inoltre, spiegai, non ero al corrente di nulla, sia del costo del funerale sia della decisione che prese sul lugo della sepoltura tanto e´vero che al funerale di mio padre mi sentii come un estranea, conoscevo il desiderio di mio padre di riposare vicino ai miei nonni sepolti a Boissano (SV). Cio’ non mi ha mai fatto piacere!!! Mi impegnai in quella lettera ad occuparmi io stessa della lapide: contattai subito una impresa e la ordinai, nonostante che la signora Zapparoli insistesse nel dire, dalla D‘Urso e a Striscia, che la ditta (da lei scelta ) incaricata per il funerale , non ancora pagato, non le permetteva di rivolgersi ad un altra ditta per mettere l’ epigrafe ,in quanto compresa nel costo del funerale stesso 18.000,000 euro. Sottolineo che la signora non condivise con me nessuna decisione circa il funerale: non mi chiese parere ne’ sul luogo ne’ sul tipo di funerale ne’ tantomeno sul prezzo e sui costi, per questa ragione le fu detto dal mio avvocato che avrei contribuito nella misura e nel costo di un funerale standard.
La signora Zapparoli, intanto, continuava a chiedermi pubblicamente, tramite la trasmissione della D urso su Canale 5, in differita anche su tg5, di firmare il bonifico (da lei gia’ fatto) sul nostro conto congiunto dove ci sono dei crediti di mio padre, che servono, come da accordi presi in precedenza, a coprire le spese e il pagamento delle prestazioni professionali circa la successione. La signora inoltre durante le varie puntate televisive e le varie interviste, racconta cose non vere , infangando addirittura il mio rapporto con mio padre, per esempio che non sono mai andata al San Raffaele di Milano quando si ammalo´!! Apprendo anche, sempre tramite la trasmissione della Barbara D‘Urso, che ha deciso di fare la lapide con un’ altra ditta nonostante il mio avvocato abbia avvisato il suo che io mi ero gia´rivolta ad una impresa ed avevo gia chiesto il permesso al cimitero munumentale per poter apporre la lapide, permesso respinto due volte in quanto la concessione della tomba risulta intestata a nome della signora Zapparoli, quindi senza il suo permesso non avrei potuto fare nulla.
Quando mi chiamo’ un giornalista ,legato al programma gli rilasciai un’ intervista (il 12/12/2013) che fu letta nella penultima puntata, prima di Natale, di pomeriggio 5 dove intervenni anche telefonicamente e dove fecero vedere il bozzetto della lapide di mio padre ordinato dalla Zapparoli. Nell ultima puntata della trasmissione, prima di Natale, trasmisero alcuni pezzi del mio intervento telefonico cercando di strumentalizzare le mie parole a favore della signora. In quella occasione, io e il cugino di mio padre veniamo a sapere che quella stessa mattina era stata messa la lapide: cio’ spiega il seguito!!!
In quell’ ultima puntata hanno fatto risentire il mio intervento telefonico(della puntata precedente) dove venne letta l’ intervista da me rilasciata, come gia´ ho detto in questa triste storia, strumentalizzandone le parole a loro beneficio. Sono certa che approfitteranno di questa mia dichiarazione per farlo ancora, per dire altre menzogne o tirar fuori qualche lacrima per essere piu´convincenti. Sinceramente non mi riguarda!!! A me interessa raccontare la verita´ vissuta profondamente da me non solo come una mancanza di rispetto nei confronti di mio padre, ma anche nei miei visto che sono sua figlia e porto il suo cognome . La mia vita privata e i miei rapporti familiari non riguardano ne’ la signora Zapparoli nè tantomeno le trasmissioni della Signora Barbara D‘Urso. Penso che da parte di quest’ultima ci sia stata una caduta di „stile“!!! Non me lo sarei mai aspettato: sentir parlare e sparlare del mio „privato“ in modo cosi’ insinuante e offensivo oltre che non veritiero.
Tanto per rinfrescare la memoria alla signora Zapparoli, anche se non e’ mio dovere farlo in quanto con lei non ho mai avuto rapporti che esulavano la formalita’ e il convivere civile,fui avvertita della malattia di mio padre quando era gia´in coma farmacologico. Andai a trovarlo piu´volte al S. Raffaele di Milano ma purtroppo era sempre in coma . Da Roma,dove abito, ero io a chiamare ogni giorno la signora Zapparoli per accertarmi della salute di mio padre, avrei voluto vederlo lucido e parlargli, purtroppo non ho avuto questa opportunita´. Se fossi stata avvisata prima e informata in tempo sul peggioramento del suo stato di salute sarei accorsa. Appresi addirittura telefonicamente da parte di uno sconosciuto, incaricato dalla signora, della morte di mio padre. Ricordo che era un sabato, verso l’ora di pranzo, appresi prima la notizia in TV e subito dopo arrivo’ la telefonata di un certo sig. Marco Falorni. Domenica ero a Milano in un albergo vicino l’ospedale, accompagnata da mia madre e dal cugino di mio padre e lunedi’ andai al funerale, mettendo fine, purtroppo a una parte importante della mia vita, come sempre accade in queste occasioni. Appunto per questo la signora poteva benissimo immaginare che mi avrebbe profondamente ferita e provocato grande dolore!!!!! Chiedo solo rispetto!
Carlotta Funari
Ho necessita´di chiarire cio´che si cerca di far credere sulla mia persona come figlia di Gianfranco Funari, noto personaggio pubblico ormai scomparso da piu´di cinque anni. Dopo lo SCOOP con le riprese della tomba di mio padre senza lapide al Cimitero Monumentale di Milano, la signora Zapparoli si giustificò dicendo che il motivo era dovuto alla mancanza di un accordo tra me e lei circa SUCCESSIONE. Dopo tanto stupore e dolore fui contattata dal settimanale Oggi e risposi con una lettera il 19-11-2013 e dato che la signora ci tenne molto a SEPPELLIRE mio padre a MILANO, ero certa che se ne sarebbe presa cura e spiegai che l eredita´non centrava niente con il pagamento del funerale ,infatti , a suo tempo,ne avevamo gia’ discusso con i nostri avvocati. Inoltre, spiegai, non ero al corrente di nulla, sia del costo del funerale sia della decisione che prese sul lugo della sepoltura tanto e´vero che al funerale di mio padre mi sentii come un estranea, conoscevo il desiderio di mio padre di riposare vicino ai miei nonni sepolti a Boissano (SV). Cio’ non mi ha mai fatto piacere!!! Mi impegnai in quella lettera ad occuparmi io stessa della lapide: contattai subito una impresa e la ordinai, nonostante che la signora Zapparoli insistesse nel dire, dalla D‘Urso e a Striscia, che la ditta (da lei scelta ) incaricata per il funerale , non ancora pagato, non le permetteva di rivolgersi ad un altra ditta per mettere l’ epigrafe ,in quanto compresa nel costo del funerale stesso 18.000,000 euro. Sottolineo che la signora non condivise con me nessuna decisione circa il funerale: non mi chiese parere ne’ sul luogo ne’ sul tipo di funerale ne’ tantomeno sul prezzo e sui costi, per questa ragione le fu detto dal mio avvocato che avrei contribuito nella misura e nel costo di un funerale standard.
La signora Zapparoli, intanto, continuava a chiedermi pubblicamente, tramite la trasmissione della D urso su Canale 5, in differita anche su tg5, di firmare il bonifico (da lei gia’ fatto) sul nostro conto congiunto dove ci sono dei crediti di mio padre, che servono, come da accordi presi in precedenza, a coprire le spese e il pagamento delle prestazioni professionali circa la successione. La signora inoltre durante le varie puntate televisive e le varie interviste, racconta cose non vere , infangando addirittura il mio rapporto con mio padre, per esempio che non sono mai andata al San Raffaele di Milano quando si ammalo´!! Apprendo anche, sempre tramite la trasmissione della Barbara D‘Urso, che ha deciso di fare la lapide con un’ altra ditta nonostante il mio avvocato abbia avvisato il suo che io mi ero gia´rivolta ad una impresa ed avevo gia chiesto il permesso al cimitero munumentale per poter apporre la lapide, permesso respinto due volte in quanto la concessione della tomba risulta intestata a nome della signora Zapparoli, quindi senza il suo permesso non avrei potuto fare nulla.
Quando mi chiamo’ un giornalista ,legato al programma gli rilasciai un’ intervista (il 12/12/2013) che fu letta nella penultima puntata, prima di Natale, di pomeriggio 5 dove intervenni anche telefonicamente e dove fecero vedere il bozzetto della lapide di mio padre ordinato dalla Zapparoli. Nell ultima puntata della trasmissione, prima di Natale, trasmisero alcuni pezzi del mio intervento telefonico cercando di strumentalizzare le mie parole a favore della signora. In quella occasione, io e il cugino di mio padre veniamo a sapere che quella stessa mattina era stata messa la lapide: cio’ spiega il seguito!!!
In quell’ ultima puntata hanno fatto risentire il mio intervento telefonico(della puntata precedente) dove venne letta l’ intervista da me rilasciata, come gia´ ho detto in questa triste storia, strumentalizzandone le parole a loro beneficio. Sono certa che approfitteranno di questa mia dichiarazione per farlo ancora, per dire altre menzogne o tirar fuori qualche lacrima per essere piu´convincenti. Sinceramente non mi riguarda!!! A me interessa raccontare la verita´ vissuta profondamente da me non solo come una mancanza di rispetto nei confronti di mio padre, ma anche nei miei visto che sono sua figlia e porto il suo cognome . La mia vita privata e i miei rapporti familiari non riguardano ne’ la signora Zapparoli nè tantomeno le trasmissioni della Signora Barbara D‘Urso. Penso che da parte di quest’ultima ci sia stata una caduta di „stile“!!! Non me lo sarei mai aspettato: sentir parlare e sparlare del mio „privato“ in modo cosi’ insinuante e offensivo oltre che non veritiero.
Tanto per rinfrescare la memoria alla signora Zapparoli, anche se non e’ mio dovere farlo in quanto con lei non ho mai avuto rapporti che esulavano la formalita’ e il convivere civile,fui avvertita della malattia di mio padre quando era gia´in coma farmacologico. Andai a trovarlo piu´volte al S. Raffaele di Milano ma purtroppo era sempre in coma . Da Roma,dove abito, ero io a chiamare ogni giorno la signora Zapparoli per accertarmi della salute di mio padre, avrei voluto vederlo lucido e parlargli, purtroppo non ho avuto questa opportunita´. Se fossi stata avvisata prima e informata in tempo sul peggioramento del suo stato di salute sarei accorsa. Appresi addirittura telefonicamente da parte di uno sconosciuto, incaricato dalla signora, della morte di mio padre. Ricordo che era un sabato, verso l’ora di pranzo, appresi prima la notizia in TV e subito dopo arrivo’ la telefonata di un certo sig. Marco Falorni. Domenica ero a Milano in un albergo vicino l’ospedale, accompagnata da mia madre e dal cugino di mio padre e lunedi’ andai al funerale, mettendo fine, purtroppo a una parte importante della mia vita, come sempre accade in queste occasioni. Appunto per questo la signora poteva benissimo immaginare che mi avrebbe profondamente ferita e provocato grande dolore!!!!! Chiedo solo rispetto!
Carlotta Funari
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